L'idea del progetto “5 Anni di Ricordi” è partita principalmente dal desiderio degli alunni della V B di voler ringraziare la scuola e con essa tutti gli insegnanti che li hanno seguiti in questo percorso formativo durato cinque anni. Prodotto finale del progetto è stato lo spettacolo di fine anno tenutosi l'ultimo giorno di scuola nel plesso di appartenenza, il plesso di Surdo. Si potrebbe pensare alla “tradizionale” recita di fine anno, ma il prodotto finale non è stato semplicemente questo: il progetto si è caratterizzato, fin da subito per le modalità di ideazione, organizzazione e realizzazione che non sono state quelle della tradizionale recita di fine anno, ma hanno dato vita ad un vero e proprio compito di realtà, nel quale gli alunni sono stati i veri protagonisti in ogni fase della progettazione. A partire dall'ideazione, i ragazzi hanno scelto la trama: un incontro tra ex compagni di classe ormai diventati adulti che, in questa occasione, parlano di loro stessi, di ciò che da piccoli desideravano diventare e che oggi sono, dei sogni che sono riusciti a realizzare anche grazie a quanto appreso alla scuola primaria, ma soprattutto grazie allo studio e all'impegno, degli anni di scuola ricordando i momenti salienti della loro esperienza (il primo giorno di scuola, la prima recita, i primi amori, le gite e aneddoti vari). Proprio perché si parla di fatti ed esperienze vissute in prima persona, ognuno di loro ha scritto la propria parte e ha interpretato se stesso da grande, il mio lavoro è stato solo quello di assemblaggio. Inoltre, gli alunni hanno preso parte anche alla realizzazione della scenografia, l'esterno di una pizzeria dove sarebbe avvenuto il loro incontro dopo 20 anni, scelta fatta non a caso, ma come momento determinante di inclusione. Ampio spazio è stato dato alla scelta dei canti da intervallare alla parte recitata; si sono scelte canzoni famose cambiando le parole per personalizzare i vari testi adattandoli alle storie da raccontare: la gioia di incontrarsi e raccontarsi a 20 anni di distanza nel canto “Dimmi amico mio” (parodia di “Sofia”), il racconto dei giorni di scuola tra “dubbi amletici” e compiti da fare nel canto “Studenti's Karma” (parodia di Occidentali's Karma), l'emozione per l'arrivo di nuove compagne nel canto “Aggiungi un posto in classe”, l'emozione nel pronunciare parole d'affetto e di gratitudine dedicate alla figura dell'insegnante nel canto “A te”. Ci si è occupati insieme anche dell'importante scelta del titolo del progetto, scelta maturata dopo una lunga e attenta discussione in classe, vagliando le varie proposte. Insomma, tutti gli alunni sono stati ideatori, sceneggiatori, scenografi, attori e cantanti e forse il successo dello spettacolo è stato proprio questo: aver dato vita ad un prodotto realizzato totalmente dai ragazzi, quindi molto sentito e coinvolgente anche per le famiglie degli alunni che hanno fatto da spettatori attenti e commossi.
Il progetto è stato la degna conclusione di questi cinque anni, serenamente vissuti insieme e molto proficui per la crescita intellettuale, culturale, sociale e civile degli alunni.
L'insegnante Mandarino Fiorella