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Circolari e avvisi

Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola dell'infanzia e primaria indetto con Decreto Dipartimentale 21 aprile 2020 n. 498.

 

Per maggiori dettagli si rimanda al file di seguito allegato.

Si allegano nota USR Calabria e relativo allegato.

AVVISO ALLA COMUNITÀ SCOLASTICA

RIGUARDO ALLE ASSENZE DEGLI ALUNNI PER MOTIVI NON DI SALUTE, SI INTENDE CHIARIRE, A SCANSO DI EQUIVOCI E NONOSTANTE UNIVOCA INTERPRETAZIONE DELLA RELATIVA REGOLAMENTAZIONE PUBBLICATA SUL SITO WEB, CHE LA PREVENTIVA COMUNICAZIONE DA PARTE DELLA FAMIGLIA ALLA SCUOLA NON ESIME DALLA GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE, DA EFFETTUARSI CON AUTODICHIARAZIONE SECONDO IL MODELLO PUBBLICATO SUL SITO ISTITUZIONALE, LA CUI PRESENTAZIONE E’ INDISPENSABILE PER CONSENTIRE LA RIAMMISSIONE ALLA FREQUENZA SCOLASTICA.

LA SUDDETTA AUTODICHIARAZIONE DOVRA’ ESSERE ESIBITA, AL MOMENTO DEL RIENTRO, AL DOCENTE DI CLASSE CHE PROVVEDERA’ AD INFORMARNE GLI UFFICI DI SEGRETERIA.

  

                                                                                                  Il Dirigente Scolastico

                                                                                              Prof.ssa Antonella Gravina

ALLA COMUNITÀ SCOLASTICA

RISPOSTA ALLE NUMEROSE MAIL PERVENUTE

In occasione della ripresa dell’attività didattica in presenza, mi permetto di fare appello allo spirito comunitario di cui la scuola deve essere baluardo e invito tutti a dare esempio di concordia e di coesione, sgombrando il campo da proposte e richieste scevre da qualunque idea di “utile” e di “onesto”, che difettano di realismo e deontologia professionale, nonché non conformi a norma, affinché la nostra scuola continui a improntare la propria azione al principio dell’autonomia responsabile, al dialogo aperto sul senso del fare scuola, all’esigenza di innovare il processo di insegnamento/apprendimento in modo corretto e praticabile.

Invito, quindi, i Signori Genitori ad astenersi da eventuali richieste:

- di attivazione della cd. “didattica mista” on demand, perché trattasi di modalità didattica esclusa dalla vigente normativa e, in ogni caso, non sostenibile da parte della scuola per ragioni pedagogico-didattiche e organizzative, per come già ricordato in una precedente nota;

- di limitazione o interruzione della progressione degli apprendimenti e della valutazione per assenze volontarie degli alunni alle lezioni, fatte salve le prerogative dei docenti nell’esercizio della libertà di insegnamento costituzionalmente riconosciuta.

Le eventuali assenze degli alunni dovranno, in ogni caso, essere giustificate ai sensi della relativa regolamentazione pubblicata sul sito web della scuola, che prevede, tra le altre, che nel caso in cui le assenze, previamente comunicate dalla famiglia alla scuola, non siano dovute a motivi di salute, la riammissione alla frequenza scolastica è consentita tramite esibizione di autodichiarazione secondo il modello presente sul sito web della scuola.

                                                                                      Il Dirigente Scolastico

                                                                                     Prof.ssa Antonella Gravina

AVVISO ALLA COMUNITA' SCOLASTICA

Appreso che il Presidente del TAR Calabria ha emesso decreto cautelare n. 641/2020 del 12.12.2020 di sospensione dell'Ordinanza del Sindaco del Comune di Rende n. 988 del 8/12/2020, con la quale veniva  ordinata la sospensione, in via cautelativa, delle attività didattiche in presenza, per tutte le Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie e Secondarie di primo grado, afferenti i tre Istituti Comprensivi rendesi, da giorno 9 dicembre 2020 fino al 22 dicembre 2020 

                                                         SI COMUNICA
che, dal 14 dicembre 2020, le attività didattiche riprenderanno in presenza in tutti i plessi dell'I.C. Rende Centro, per tutte le classi di tutti gli ordini di scuola.
Rimane sospeso il servizio di refezione scolastica, pertanto la classe a tempo pieno della scuola Primaria di Rende Centro e la Scuola dell'Infanzia seguiranno orario antimeridiano.
                                                                                              Il Dirigente Scolastico
                                                                                           prof.ssa Antonella Gravina  

LETTERA ALLE COMUNITA’ SCOLASTICHE DI RENDE

Riflessioni   sulla proposta alternativa di alcuni genitori che hanno chiesto la DIDATTICA MISTA al fine “di favorire una libera scelta tra lezione in classe e lezione on line così da “consentire agli attori coinvolti di autodeterminarsi” rispetto ad un rientro non condiviso.

Nel rispetto dei timori legati alla diffusione del virus e alle diverse condizioni familiari degli alunni è giusto precisare che la modalità mista, ovvero, la presenza  contemporanea del proprio figlio/a in una classe fisica e/o virtuale, non può essere accettata dalla scuola per ragioni, innanzitutto, di natura normativa ma anche e soprattutto per motivi pedagogico-didattici.

Va innanzitutto sottolineato che tra gli acronimi DAD, DDI, DM (“didattica mista”) non  c’è solo  una differenza terminologica ma, alla base, c’è una diversa organizzazione e una visione strategica, didattica, metodologica che coinvolge l’efficienza e l’efficacia dell’intero processo d’insegnamento-apprendimento che è quello che deve interessare tutti e che è la sostanza del diritto all’istruzione.

La Didattica A Distanza (DAD), prevede lo svolgimento delle attività didattiche interamente attraverso piattaforme digitali e coinvolge in modo interattivo l’intera classe sulla base di un’ organizzazione oraria rispettosa della progettazione e della specifica classe di riferimento.

La Didattica digitale Integrata (DDI) integra  la didattica digitale con la didattica in presenza e, secondo quanto previsto dalle Linee guida per la Didattica Digitale Integrata, adottate dal Ministero dell'Istruzione con il Decreto n°39 del 26/06/2020 “potrà  essere utilizzata in modo complementare nella scuola secondaria di secondo grado. Solo in caso di una nuova sospensione delle attività in presenza, dovuta a una nuova emergenza, si renderà necessario il ricorso alla didattica digitale integrata per tutti gli altri gradi di scuola.” E questo è quanto è stato fatto dagli Istituti Comprensivi di Rende durante la sospensione delle attività didattiche e nell’ultimo periodo di lockdown.

La DID  non è riassumibile in un solo tipo di attività didattica, ma si sviluppa nell’utilizzo di più attività differenti e comunque :

  • Attività a distanza sincrone (previste in DAD e DDI) che contemplano lezioni partecipative, e percorsi di verifica (compiti in classe digitali, verifiche orali, discussioni, presentazioni, ...)
  • Attività a distanza asincrone previste:
  • in DAD come consegna agli studenti di compiti e di materiali  da svolgere  singolarmente in orario non scolastico;
  • in DID come attività laboratoriali di gruppo di ricerca e di costruzione di conoscenze
  • in presenza, ovvero, come attività in classe, prevista esclusivamente in DDI per le scuole superiori che necessitano di svolgere attività laboratoriali (tecnici –alberghieri…) In quest’ottica gli alunni di una stessa classe   alternano attività a distanza con attività pratiche nei laboratori scolastici.

La DDI, dunque, contempla un’organizzazione oraria specifica che rispetti in percentuale il peso delle singole discipline entro il monte ore complessivo della classe in questione e Il peso in termini di tempo e impegno richieste per studente.

Appare chiaro che la didattica mista, richiesta da alcuni genitori è altra cosa da DAD e/o DDI.

La Didattica Mista identifica una modalità didattica che alterna forme in presenza e a distanza integrate, certo, ma per tutti i suoi destinatari contemporaneamente, identificando spazi di apprendimento comunque tra loro omogenei.

A livello ministeriale di didattica mista se ne è parlato all’inizio di maggio, allorquando si dovevano individuare le modalità di ripresa dell’anno scolastico ed essa era stata pensata come possibile soluzione all’emergenza là dove, a fronte di difficoltà organizzative dovute all’impossibilità di garantire a classi intere il distanziamento fisico, si poteva prevedere lo sdoppiamento del gruppo classe in due gruppi ipotizzando la frequenza in classe di un gruppo che seguiva in presenza alcune lezioni, mentre l’altro gruppo a distanza fruiva delle lezioni di altre discipline. Questa ipotesi, detta anche didattica a turnazione, è stata completamente scartata per le scuole del primo ciclo.

Se, invece, come si ritiene sia la richiesta dei genitori, si chiede una Didattica Mista (modello Regione Puglia) che permetta l’autodeterminazione delle famiglie di un medesimo gruppo classe di scegliere se far frequentare i propri figli le lezioni   in presenza o a distanza questo si configurerebbe come una didattica “pasticciata” priva di una base normativa, di difficile attuazione a livello tecnologico (reti delle scuole non adeguate a sostenere molteplici connessioni contemporanee, mancanza di lim in tutte le classi…),a livello organizzativo (differente orario tra lezione in presenza e a distanza, difficile elaborazione dell’orario scolastico dei docenti…), a livello di ricaduta psico-pedagogico-didattica sull’apprendimento degli alunni che rischia di rendere gli studenti a distanza semplici uditori e spettatori passivi di una lezione in presenza che inevitabilmente assorbe il docente nel fare scuola in presenza.

La stessa didattica in presenza fa leva su un rapporto fisico che in DAD è virtuale e su strategie d’insegnamento differenti.

Del resto la modalità in presenza e a distanza rimandano ad ambienti di apprendimento completamente diversi in cui si operano scelte metodologiche, strategie, orari e modelli valutativi legati al contesto costruito nonché modalità comunicative e relazionali differenti.

In una classe in cui una parte degli alunni è in classe e una parte è a distanza, come si strutturerebbe una lezione per garantire a tutti il diritto ad apprendere e non soltanto quello a frequentare?  

Come farebbe il docente a dover rapportarsi in contemporanea alla classe fisica e, con uno sguardo alla Lim o, peggio, al video con possibilità di interferenze tecniche e conseguente perdita dell’attenzione da parte degli alunni dei due gruppi, alla classe virtuale?

Come si monitorerebbero in ugual misura i processi di apprendimento dei due gruppi?

La valutazione di chi è a casa sarebbe ugualmente oggettiva così come quella applicata a coloro che stanno in classe?

Potrebbero essere utilizzati gli stessi strumenti e prove di valutazione per i due gruppi, l’uno interagente in uno spazio fisico e l’altro in un contesto di apprendimento a distanza e dunque virtuale?

Certamente tra l’una e l’altra proposta esiste una enorme differenza. La scuola a distanza ha necessità di considerare tempi brevi di attenzione, consegne strutturate che richiedono ampi gradi di autonomia, potenziamento della modalità visiva e operativa rispetto alla capacità di ascolto. Diversamente, quella in presenza prevede una interazione flessibile, tempi di ascolto più lunghi perché mediati da una comunicazione prossemica e gestuale, forte negoziazione. Secondo tale ottica le diverse attività da organizzare intorno ad un contenuto risultano ben diverse e inattuabili in un modello di contemporaneità di presenza e distanza.    

La scuola è una istituzione dello Stato che deve garantire l’apprendimento di tutti in un contesto educativo e didattico condiviso e non separato, offrendo uguali opportunità didattico-educative attraverso l’erogazione di un servizio rivolto a tutti e non ai singoli. Una comunità educante che risponde alle esigenze del gruppo classe e non ai desiderata dei singoli.

Optare  o favorire una scelta del singolo significa pensare che la scuola sia solo legata a luoghi fisici ed orari mentre sappiamo con certezza che la scuola è un luogo pedagogico ed il tempo dell’apprendimento non è legato banalmente e riduttivamente a concetti di quantità e/o modalità organizzativa ma di qualità.

Non basta essere presenti comunque ma essere presenti per agire all’interno di una proposta educativa condivisa, perché ci siano apprendimenti.

La proposta di una Didattica Mista, secondo la nota ministeriale (https://www.miur.gov.it/web/guest/-/scuola-ministero-pieno-sostegno-alla-comunita-scolastica-pugliese-regione-puglia-ritiri-o-corregga-ordinanza-istruzione-non-e-servizio-a-domanda-individuale) di risposta all’ordinanza del Governatore della Puglia, rischia di innescare un insostenibile conflitto tra scuole e famiglie incentivato da scelte unilaterali che rischiano di interrompere quel dialogo costruttivo e quella ricerca di soluzioni condivise su cui si basa la comunità scolastica stessa, oltre che a trasformare l’istruzione in un servizio a domanda , quale non è e non può essere , specie nella fascia dell’obbligo. Del resto, la stessa Costituzione non prevede una indiscriminata e pericolosa regionalizzazione del sistema istruzione. La stessa nota, tra l’altro, evidenzia la necessità di preservare l’autonomia delle istituzioni scolastiche da interventi di dubbia legittimità e congruità previsti da eventuali ordinanze regionali in merito.

In ultimo si fa presente ai genitori che, in quanto attori coinvolti, pensano di poter decidere unilateralmente su come e quando deve essere erogato il servizio scolastico, tra gli attori della scuola ci sono anche i docenti e il personale ATA e per ciascuno deve essere garantito il diritto alla salute. Eppure, con la richiesta della Didattica a distanza con la conseguente libertà di far scegliere alle famiglie la presenza e/o in remoto, per i docenti e per il personale ATA l’autodeterminazione non sarebbe possibile se non con la registrazione di un’assenza.

Resta inteso che in qualità di Dirigenti Scolastici rispettiamo le decisioni prese dal Sindaco quale autorità sanitaria locale che, sulla base di più parametri territoriali, ha il compito di decidere sull'apertura e/o la chiusura delle scuole. È evidente che, in questo periodo di emergenza,   gli Organi Collegiali di tutti gli Istituti Comprensivi di Rende, a fronte di qualsiasi tipo di DAD e o di DDI sostengono la didattica in presenza, sempre che la sicurezza interna alle Scuole non venga compromessa, in caso di positività di genitori e/o congiunti, da una risposta non celere e certa da parte delle diverse Asp della Provincia cui fanno capo docenti, personale Ata e alunni.

Bisogna trovare con il Comune, l’ASP, i genitori rendesi, il Laboratorio di Microbiologia Clinica dell’Università della Calabria soluzioni che coinvolgano tutte le comunità scolastiche del territorio e insieme chiedere a gran voce alla Regione e al Governo la possibilità di far rientrare a scuola a Gennaio gli alunni prevedendo per tutte le componenti scolastiche una corsia preferenziale nel sottoporsi a tamponi così da non avere a gennaio, nuovamente, una scuola a singhiozzo, o , peggio ancora, ritornare in DDI che, per le scuole del primo ciclo, resta una modalità alternativa da adottare solo in casi di sospensione delle attività o per alunni in quarantena.

F.to I Dirigenti Scolastici

degli Istituti Comprensivi di Rende:

Rosalba Borrelli - Istituto Comprensivo Rende Commenda

Antonella Gravina – Istituto Comprensivo Rende Centro

Patrizia Passarelli – Istituto Comprensivo Quattomiglia

Si comunica che giorno 11 DICEMBRE 2020 dalle ore 8:00 alle ore 11:00, si terrà un'assemblea sindacale in Webconferenza indetta dalla GILDA - UNAMS Calabria.

E' di seguito disponibile il modulo di richiesta di assegnazione incarico specifico AS 2020/2021 del personale  ATA.

Si trasmette il bando prot. n. 19942 del 2 dicembre 2020 relativo all'oggetto.

Ciascun candidato dovrà compilare unicamente il modulo concernente l’ordine di scuola di appartenenza e per una sola provincia, pena l’esclusione.

La domanda di candidatura dovrà essere inoltrata entro e non oltre il termine perentorio del 20 gennaio 2021 ore 10,00.

 

Per maggiori informazioni si prega di prendere visione del file allegato.

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